Arriva la stabilizzazione per 18 ex lavoratori Akros.

“Oggi diamo dignità a questi lavoratori che hanno vissuto un lungo periodo in uno stato di precariato. È giusto dare dignità a questi lavoratori e stabilizzarli. Era una situazione incresciosa che si protraeva da molti anni.” Così, Antonio Bevilacqua presidente di Akrea, ai giornalisti dopo la sigla dei contratti a tempo indeterminato degli ex lavoratori dell’Akros che ottengono la stabilizzazione.
Viene dunque rispettato un accordo stipulato nel lontano 2016 dall’ex sindaco Vallone, il presidente di Akrea Rocco Gaetani e le organizzazioni sindacali Cigl, Cisl e Uil.
18 i contratti siglati questa mattina nella sede di Akrea in via Mario Nicoletta, contratti che consentiranno agli operai, da domattina, di essere effettivi nell’organico della società in house del comune pitagorico.
“Oggi facciamo festa perché nel 2016 nessuno credeva all’accordo sindacale che facemmo nella fase di chiusura di Akros. Ha detto Franco Aprigliano della Cisl evidenziando che l’accordo prevedeva il transito di parte dei lavoratori in Akrea. Un grande risultato- ha proseguito Aprigliano – che abbiamo ottenuto, per un accordo a cui, noi della Cisl, abbiamo creduto sin dal primo giorno. In 18 oggi hanno firmato un contratto a tempo indeterminato partime e speriamo che dal primo gennaio venga trasformato in tempo pieno. Questo, nonostante tutto, non basta, perché ora Akrea va organizzata. Questa forza lavoro che è arrivata deve contribuire a far aumentare il livello della raccolta differenziata oggi ancora molto basso.Insieme alla forza lavoro servono anche le attrezzature. Al tempo stesso – ha concluso Aprigliano- chiediamo al Comune di Crotone che faccia la sua parte”.
Per Fabio Tomaino della Uil “l’assunzione dei lavoratori oggi è la capitalizzazione del lavoro che si è fatto, con le organizzazioni confederali, nel 2016, con l’istituzione e Akrea stessa. Ora bisogna guardare alla realtà e fare in modo che questa operazione non sia fine a se stessa perché nel bacino ex Akros hanno diritto ad entrare altri lavoratori. Con questo processo – ha proseguito Tomaino – noi risolviamo una grande debolezza di Akrea che è il problema del personale che, come abbiamo sempre denunciato, ha un problema di produttività dovuto ad una età media avanzata e ad una elevata percentuale di prescrizioni mediche. Risolto questo ne restano altre, altrettanto importanti, che rischiano di far saltare il meccanismo se non si risolvono. Uno è la solidità economica e finanziaria dell’azienda, i crediti che vanta, la possibilità di recuperare risorse messe a disposizione dalla Regione Calabria. Tutto questo si inserisce in una strategia che si chiama piano industriale, che sentiamo dire forse c’è e che se ne discuterà, ed è qui che si giocherà la credibilità di Akrea. La capacità di avere strumenti economici per ammodernare Akrea con mezzi e strumenti, visto che si è quasi risolto il problema del personale, e quindi dare una risposta in termini di servizi e di efficienza ambientale e civica nella città di Crotone. Se non si dimostra questo, – ha concluso Tomaino – il personale assunto oggi e questo che si assumerà nei prossimi giorni non risolverà il problema e rischia di mandare in tilt il meccanisno societario di Akrea”.
Con il loro ingresso nella società a tempo pieno, insieme all’apertura delle gare per i mezzi in dotazione per la raccolta differenziata, i cui esiti saranno resi noti nei prossimi giorni, si apre una nuova fase per il settore rifiuti in città.
Da gennaio, infatti, dovrebbe partire la raccolta differenziata in tutto il territorio comunale, mentre adesso è limitata solo ad alcuni quartieri, con l’obiettivo nel breve di raggiungere percentuali significative.